lunedì 18 dicembre 2006

Eccomi qui, appena rientrata dalla breve vacanza. Sono stati tre giorni molto belli, anche se piuttosto intensi e stancanti. Il risultato....sono soddisfattissima, veramente contenta di aver deciso di fare questo viaggio e di aver scelto la compagnia giusta per condividere questa esperienza.
Londra, ma si sa, è bellissima. In prossimità del natale lo è ancora di più. Si respira un'atmosfera strana, per certi versi eccitante ma al contempo stressante.
L'effetto delle luci dapprima stordisce ma finisce poi per assorbirti completamente e farti sentire parte integrante della massa in movimento. Centinaia e centinaia di persone che si muovono tutte insieme, eppure ciascuna con la propria identità. Un'identità che traspare dal modo di vestire, uno diverso dall'altro ma nessuno fuori moda o fuori luogo. Invidiabile la disinvoltutra con cui si scelgono alcuni capi d'abbigliamento che noi considereremo addirittura improponibili...o meglio non verrebbe mai in mente a nessuno di noi di indossarne anche solo uno.....ma loro lo fanno e hanno comunque e sempre un portamento distinto.
E poi Camdentown...un mondo nel mondo. Demolite tutte le barriere, annichiliti tutti i canoni...ciascuno ancora di più esprime ciò che ha dentro, quello che si sente e che è...tutto è anticonformista ma allo stesso tempo accettato.

Nonostante la piacevole compagnia ho avuto modo di isolarmi per una decina di minuti. Su un autobus, con il mio mp3 ho cominciato ad ascoltare la mia musica e guardare (meglio osservare) una ad una le persone sedute vicino a me, cercando di entrare nelle loro menti. Poi ho guardato fuori, ho osservato tutte quelle che camminavano, chi di corsa, chi assaporando ogni singolo passo...e ad un certo punto sembravano ballare, muoversi al tempo della mia musica....ecco, forse è proprio questo il ricordo che porterò con me di questo viaggio.

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