domenica 26 ottobre 2008

NO 133

Come sapete in questo blog non ho mai parlato di politica nè ho mai commentato quello che accade intorno a noi. E' un blog molto introspettivo, è lo specchio di quello che ho dentro, il contenitore delle mie emozioni, dei miei sogni, delle mie paure.
Ma non posso non dedicare un post a quanto sta accadendo in questi giorni in conseguenza dell'assurda legge 133.

Io ho creduto e credo fermamente nella ricerca, ho sempre sognato e sogno di fare ricerca. Io sono molto più fortunata di molti altri che forse non vedranno mai realizzata questa speranza...e certamente con quello che il governo si appresta a fare, non possono più guardare con ottimismo al futuro semplicemente perchè non avranno un futuro....


Al di là del fatto che questa legge, aberrante parto di menti deviate che hanno come unico obiettivo quello di salvare le banche, non assicurerà più il diritto allo studio: il sacrosanto diritto di costruirsi un futuro studiando solamente perchè le famiglie non avranno più i mezzi economici per farlo. Del resto questo governo vuole un popolo di veline e tronisti, che guardano ai congiuntivi come a degli alieni.


Le foto mi sono state gentilmente passate da Davide Brondi (studente di Biotecnologie agro-industriali di Pisa)

25 Hanno visitato il nido:

salvo ha detto...

Ciao scicciolo, hai fatto benissimo ha fare questo post sulla 133. E' necessario fare conoscere le nefandezze di questa legge, che vuole creare una scuola di classe e cioè chi ha i mezzi economici potrà istruirsi i meno ambienti facciano i precari.
La ricerca è fondamentale per un paese, il futuro con la 133 è seriamente compromesso.
Buona serata
Salvo

ASTERIX ha detto...

un saluto e una quota a salvo

Anonimo ha detto...

Ciao, mi sono collegata un attimo per aggiornare il blog e ho visto il tuo commento... grazie per essere passata... (domani inizierà un periodo durissimo...)

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Non conosco molto la proposta di legge ma in effetti il diritto allo studio è sacrosanto e non solo per chi se lo puo permettere. Così non ci siamo proprio!!!

Renata ha detto...

Non commento perché ho ancora fiducia negli uomini e vorrei vedere le cose in positivo. Sono passata per darti la buona notte e augurarti una buona settimana. aggiungo un abbraccione.

Biancamaria ha detto...

che tristess...
un abbraccio scricciolino!!!

Mcloud ha detto...

Una domanda che mi faccio spesso oggi è "quale società troverà mia figlia tra qualche anno?"... e la cosa mi preoccupa non poco... il momento non è facile... e non riesco ad immaginare uno scenario possibile... anche a breve termine... speriamo...
Buonanotte

AndreA ha detto...

E' davvero una situazione preoccupante... :-(

Un abbraccio, a presto! :-)

Anonimo ha detto...

QUESTO E' IL RISULTATO DI UNA CLASSE POLITICA ASSENTE! NON I PIACE FARE POLITICA ANCHE SE HA RIGUARDO HO UNA IDEA MOLTO BEN PRECISA!

UN ABBRACCIO

acquachiara net ha detto...

L'ignoranza è la base su cui si regge il potere, perchè meravigliarsi tanto, servono ignoranti e rincitrulliti drogati e se non lo fanno da soli ci pensa lo stato fornendola direttamente nelle scuole elementari a titolo gratuito per la cura del male del secolo ...essere bambini.
Scusa l'ironia caustica, a volte scappa.
:-))))))

Caty ha detto...

mai arrendersi agli eventi.l'intelligenza è un grande dono per l'uomo .buona settimana e non scoraggiarti :-)

mistral ha detto...

Un abbraccio e buona settimana anche a te.

Carmine ha detto...

La ricerca e la scuola sono fondamentale per la crescita economica, sociale e morale per qualsiasi uomo e società, non sono più studente da diversi anni, ma sono solidale con i ragazzi

Anonimo ha detto...

Il desiderio di azzerare tutto quello che abbia a che fare con la conoscenza sembra essere la stella polare non solo di questo governo ma di un bel pezzo di società italiana. E' la "mediasettizzazione" dei cervelli quella che progredisce potente ed inarrestabile. E' la cultura del successo ad ogni costo e senza il rispetto delle regole comune e condivise. E' la coltivazione del razzismo in tutte le sue forme, da quelle più evidenti (la violenza tollerata perpetrata da teppisti e/o dalle istituzioni) a quelle più subdoli (le classi separate). E' il modello di società in cui il dissenso non è previsto e chi la pensa diversamente da te è uno da abbattere e non uno con cui dialogare. E' la fine della società intesa come comunità, ma piuttosto esaltata nelle forme dei suoi egoismi più particolari. Possono esistere una scuola, un'università ed una ricerca pubbliche e libere in questo contesto? La risposta è nella Gelminiade. Ma forse, questa volta, hanno sbagliato i loro conti.
Un bacio a scricciolo che ha sollevato anche nel suo blog, la questione.
Il tuuo fusariologo preferito

GlitterVictim ha detto...

Io sono d'accordo con Virgilio sul fatto che il diritto allo studio sia sacrosanto ed anche se non ci ho capito un tubazzo non credo che la legge 133 questo lo metta in dubbio, ogni campana suona una musica diversa al riguardo e l'unica cosa che si evince è una gran confusione.

Scricciolo ha detto...

@ tutti: grazie per aver lasciato il vostro coontributo.
@ fusariologo (preferito): BENTORNATO!
@ Glittervictim: in termini pratici il diritto allo studio verrà negato nel momento in cui, come previsto, le università diventeranno fondazioni e avranno rette annuali intorno ai 10.000 euro....e per questo sarà difficile per le famiglie comuni mandare i propri figli all'università :-)

Bruja ha detto...

Il Grande Disegno di una società in mano a pochi ricchi si sta affacciando all'orizzonte...la scuola, i servizi statali che noi cittadini paghiamo con le nostre tasse...non ci saranno più..(i soldi delle nostre tasse dovranno andare nelle tasche di banchieri o gente senza scrupoli della stessa razza di chi sappiamo noi...)...per gli altri c'è l'allettante futuro da velina o tronista...e ti pare poco?
E' facile comandare un popolo ignorante...e chi anela al potere assoluto questo lo sa bene...purtroppo...:-(

Alberto ha detto...

Bel post, ma non sono d'accordo sulla negatività di questa riforma.
Le università italiane, così come sono, non servono a niente: è inutile avere laureati (anche plurilaureati - ndr) disoccupati e corsi ultraspecialistici che non frequenta nessuno.
Per non parlare dei contratti che salvaguardano i mediocri e non premiano i docenti migliori...
Secondo me, riformare l'università è giusto.
Ora sui tagli sono perplesso anch'io, ma ho l'impressione che siano funzionali a un disegno di ammodernamento del sistema: d'altra parte, la fuga di cervelli dalle università italiane non è conseguenza del decreto Gelmini...

Un abbraccio obiettivo :-)

Eva ha detto...

non sto capendo niente di quello che succede in Italia.. dovrei proprio aggiornarmi e vergognarmi...

Un saluto e grazie :)

Nessuno ha detto...

Mi domando: è questa l'università che vogliamo difendere?
E' questo modo di poter fare didattica che vede impiegati padri, figli, mogli, che vede concorsi truccati o - nel caso opportuno - fatti in mesi estivi per salvaguardare interessi solo di alcuni?
Penso che le proteste in atto in questi giorni non considerino questa questione così cruciale, così determinante che rende la nostra università la peggiore dal punto di vista morale.

Alessandra ha detto...

Ciao Scricciolo!
avevo lasciato un commento qui ... qualche giorno fa, ma non lo trovo, mmmmhhh! che casinista che sono! cmq concordo con il tuo Anonimo "fusariologo" preferito!

un abbraccio e buon fine settimana!

Ale :)

Renata ha detto...

Condivido con Alberto la speranza che la 133 sia finalizzata (a lungo termine) al miglioramento. Voglio credere che l'intento sia buono.
Le piazze piene io le ho sempre viste, quando applaudivano Mussolini, quando erano accalcate a Piazzale Loreto, e in tante occasioni tra loro contrastanti.

Manovrare con discorsi carismatici è parte integrante della politica.E i cortei sono spesso poco probatori della condivisione effettiva.

Non viene in mente a nessuno che ci siano motivazioni, anche positive nel decreto 133 ? Mha !

Forse anche on questo caso, non è tutto nero o tutto bianco.

Renata ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Angelo D'Amore ha detto...

NON PARLATE DI 68.
ALLORA C'ERA UN RISVEGLIO CULTURALE.
OGGI SOLO DECADENZA

Chit ha detto...

Ammetto, ero all'estero ed ho seguito poco gli eventi ma l'indirizzo degenerativo dell'operato di questo governo mi pare lampante quindi mi stupirei avessero fatto diversamente.
Ora non resta che cominciare ad incaxxarsi ed alzare un po' civilmente la voce.