sabato 5 luglio 2008

Grano e girasoli

Ieri sera alle 19.00 sono partita da Pisa per Roma in treno...ho trascorso quasi tutto il viaggio, fino a quando la luce del giorno me lo ha permesso, ad ammirare un coinvolgente alternarsi di campi di grano e girasoli...il grano ormai nel suo caldo colore pronto per la mietitura e i girasoli al massimo del loro splendore, irriverentemente dritti verso il sole, gialli e forti....lo scorrere delle immagini fuori dal finestrino è stato meraviglioso, mi sembrava di sentire il calore del tiepido sole al tramonto, quello che d'estate fa piacere, discretamente caldo e avvolgente e mi immaginavo, quasi potessi sentirla sotto il piedi, la morbidezza del grano che si sposta e si piega al mio passaggio senza opporre resistenza o la curiosità dei fiori di girasole che, esuberanti ed altezzosi, rivolgono i loro bottoni fiorali morbidi e rotondi, circondati da centinaia di piccoli petali giallo vivo, quasi a incorniciare un viso simpatico....
Insomma, un viaggio senza libri, senza computer, senza telefonino, a guardare la natura in tutto il suo splendore, la sua generosità e fertilità.

11 Hanno visitato il nido:

digito ergo sum ha detto...

lo faccio sempre anch'io... quando poi li "miri" al centro, sembrano girare su loro stessi. e mi diverto come un bambino. che poi, il cellulare, manco ti viene voglia di riaccenderlo. ti abbraccio, anima profonda.

Gianna ha detto...

Che descrizione...della natura !
Hai un animo delicato e senibile sicuramente.
Buon relax

Michele Giordano ha detto...

Il treno ti dà mille opportunità - se sono in buone condizioni e non ti fanno disperare - di pensare,osservare e perderti nel mare dell'immaginazione produttiva...
Sembrava di essere in treno con te dalla descrizione...

salvo ha detto...

Carissima, dal blog di Stella sono approdato al tuo, mi piace tutto quello che scrivi, allora ho pensato che potrebbe farti piacere uno scritto non mio, ma di un giovane che si firma Fenice e che tempo fa postò sul mio blog.

Lascia che il fuoco ti consumi, come legna devi ardere, come legna ti seccherai al sole.
Tu sei legna non il fuoco, accetta la tua natura, ma ricorda senza legna non esiste il fuoco.
Non guardare il cielo in cerca di risposte, tu sai chi sei accettalo senza compromessi.
Lasciati guidare dal tuo io, non vi è bene e male dentro di te, c’è solo energia.
Tutto e male ciò che ci fa gelare, tutto e bene ciò che emana calore.
Esistono più nature, non ve ne sono di sbagliate ma solo diverse.
Tutto è bene ciò che le fa convivere, tutto è male ciò che le fa combattere.
Dentro di te ci sono molti desideri, dentro di te ci sono molte speranze.
Non combatterle ma fondile in un unico raggio.
Posa la spada, non vorrai combattere contro te stesso?
Posa lo scudo, da cosa ti difendi?
Siamo come lacrime, diverse ma uguali, oltre l’aspetto siamo un corpo unico una unica volontà un unico spirito.
Non esiste ne fine ne inizio siamo noi a segnare il tempo, siamo noi a credere nelle distanze.
Non temere dell’infinito, ma lasciati trasportare, noi siamo infiniti in tempo e spazio, il corpo è solo un bozzolo in cui stiamo sperimentando e riposando.
Per un momento non legarti alla coscienza ed ai ricordi, sentiti per quello che sei senza contaminazioni.
Ora ricorda questo istante e sappilo dimenticare, perché cosi sarà, la vita è fatta di istanti se ci perdiamo ad intrecciarli tra loro non capiremo il senso dell’attimo.
Sappi che ciò che vedi e senti non è che una infinitesima parte di ciò che puoi, che c’è e che sei.
Non stravolgere la tua vita, ma segui la tua strada nel rispetto del creato, incluso te stesso, amala per quello che è, ma sappi che è molto di più. Impara e migliora, godila nella sua semplicità, accetta il dolore è parte di te, ma non farti adombrare, la luce è sinonimo di vita, è energia nel senso più stretto, diffondila in te stesso come concetto di rinascita e di ritorno alle origini.
Tu puoi, tu sai, tu sei.
Fenice.
P.s.
Se ti va passa a trovarmi nel mio blog. ciao Salvo

mistral ha detto...

Perdersi ad osservare il paesaggio che scorre veloce dal finestrino, quando si è in viaggio, sia esso in automobile, in treno od in nave, è semplicemente fantastico.
Lasciarsi trasportare, rapiti dalle immagini che scivolano davanti a noi ci riempie d'immensità.
Sarà per questo che odio guidare, ma lasciarmi condurre?
Un abbraccio immenso e buon ritorno

Carmine ha detto...

un post molto bello per me invito ad un fruire lento del tempo è magnifico

AndreA ha detto...

Ogni tanto c'è bisogno anche di questo!! :-))))

Un abbraccio, buona serata!! :-)

Anonimo ha detto...

Vedi... pure da un finestrino in movimento la natura affascina... :)
Bacio Sabry
Frà

Chit ha detto...

Certe spettacoli della natura battono di gran lunga qualsiasi altra necessità-
brava e sensibile a cogliere un simile momento di pura poesia ;-)

Virgilio Rospigliosi ha detto...

Non prendo spesso il treno, ma quando succede non mi piace leggere ma guardare il paesaggio dal finestrino. Per me è sempre piacevole.

Ciao, Virgilio

Renata ha detto...

Tornare alla natura è "tornare a casa".

Hai trasmesso sensazioni bellissime piene di sentimento.

Ci hai reso partecipi con garbata seduzione. Un abbraccio ?