lunedì 26 maggio 2008

Come sarebbe stato se…


Domenica mattina (la domenica comincia a starmi sulle scatole, se non si sbriga a venire il bel tempo qui a Pisa così da andarmene al mare e non pensare), avrei dovuto fare la filippina terminator per cercare di dare una sembianza di civiltà ad una casa che mi vede solo per dormire…in realtà me ne sono stata sotto le coperte fino alle 10.30 ad ascoltare la pioggia sbattere sui rami e sulle foglie delle piante nel giardino fuori dalla mia camera (tra un paio di mesi chissà cosa sentirò fuori dalla finestra della camera della MIA nuova casa) e ho cominciato a pensare a quello che sarebbe diventato il post di oggi.

Come sarebbe stata la mia vita se……..se quel giorno, in coda alle segreterie della Sapienza di Roma, nello scegliere la Facoltà e il corso di laurea a cui iscrivermi, la mia mano non si fosse diretta, un po’ esitante e tremante (però emozionata per la responsabilità di fare la prima scelta importante della mia vita) sulla casella del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, ma fosse scesa di qualche riga (ascoltando non più la mia mente ma il consiglio-desiderio del mio papà) e avesse inciso la carta all’altezza della Facoltà di Ingegneria……beh, forse non sarei qui a Pisa, sicuramente non farei questo lavoro che mi piace, mi incuriosisce e mi soddisfa, mi fa scattare giù dal letto quasi ogni mattina con il sorriso sulle labbra (ma in fondo non potrò mai sapere se costruire ponti mi avrebbe dato la stessa soddisfazione, forse no!)

…….se quella volta, alcuni anni fa, avessi detto “Si, amore mio, ti sposo”, invece di “No, mi dispiace ma è meglio lasciarci, non me la sento di essere tua moglie”…forse ora sarei una mamma e una moglie felice, nella mia bella casa sui Castelli Romani, passerei i pomeriggi a casa con i miei bambini, il sabato e la domenica con tutta la famiglia e i miei genitori sarebbero dei nonni al settimo cielo……o forse sarei una casalinga frustrata, una madre isterica, una trentacinquenne divorziata e in cura dallo psicologo….un fallimento, insomma….chi può dirlo!!

…….se quella volta non mi fossi fatta convincere a partire per sei mesi, a rompere i rapporti con la mia famiglia (che non capiva perché dovevo andarmene via da Roma prima e dall’Italia poi) e ad andarmene in Danimarca…beh, sicuramente in quel caso non avrei fatto una tra le esperienze più belle vissute fino ad ora…e dopo un paio di anni di gelo non avrei iniziato il meraviglioso rapporto che ho ora con i miei genitori!!

Beh, Sabrina, smettila, non puoi passare metà della domenica mattina a pensare se, se, se, se, se, se-………..di fronte ai bivi si deve necessariamente scegliere una strada e la scelta è dettata un po’ dall’istinto, molto dalle emozioni e in gran parte dal destino…non ci si guarda indietro, si va avanti pensando al dopo, guardandosi intorno ma mai voltandosi indietro….non ci è data la possibilità di vivere due vite, una come prova generale dell’altra….e qualsiasi cosa accada, nel bene e nel male, era ed è quello che doveva accadere!! …… Alla fine sono andata a fare la filippina terminator.

E se non puoi la vita che desideri,
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole e in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balia del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.
[Per quanto sia in te. Da “Settantacinque poesieConstantinos Kavafis].

2 Hanno visitato il nido:

digito ergo sum ha detto...

sai cosa credo? credo che il tuo post sia essenziale e brado. come marlon. marlon brado, famosissimo attore che fu...

credo che le tue domande (che, ognuno per sé, si fa continuamente) siano doverosamente inutili. come lo sono quelle che ci facciamo tutti. la vera libertà intellettuale sta nel comprendere che, a farcele, non si otterrà mai risposta e, di conseguenza, dovremmo essere capaci di non farcene più. però ce le facciamo sempre, e sono legittime.

chicasabrosa ha detto...

Cara scricciolo,
sai io non ho mai avuto rimpianti nella mia vita tutto quello che ho fatto era esattamente quello che volevo. Sono felice delle mie scelte.
Riguardo te posso dirti che anche tu hai seguito la tua strada, esattamenmte quella che volevi... come l'universita.
Il rifiuto dell'uomo che voleva sposarti era dettato senz'altro da quello che provavi e quello che provavi allora era la scelta giusta, probabilmente non lo amavi abbastanza e quindi hai fatto bene altrimenti forse oggi ti saresti ritrovata con un bel divorzio.
Il viaggio-studio è stato anche quello importante ed esattamente ciò che volevi ....le persone che ti vogliono bene prima o poi capiscono e se all'inizio ce l'hanno un po' con te poi ti riaccolgono a braccia aperte.
Per cui cara scricciolo direi che tu non hai alcun bisogno di porti domande...il tuo cammino fino ad ora è stato esattamente ciò che desideravi per te ed hai ottenuto anche se è costato qualche piccolo sacrificio.
a presto