venerdì 13 giugno 2008

L'essenziale e' invisibile agli occhi

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire ?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire ?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto".
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
E ritorno' dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.

[Il Piccolo Principe]

15 Hanno visitato il nido:

mistral ha detto...

Pensavo di aver sbagliato indirizzo, invece hai solo cambiato d'abito. Mi trovavo più a mio agio nell'altra veste, ma è solo una mia impressione, con questo look mi sento più estranea e forestiera.Buffo come un solo cambiamento di facciata possa creare tutte queste impressioni, no?
Ad ogni modo, look a parte, il pezzo del Piccolo Principe che hai citato è insieme all'intera opera un vero, grande ed unico, capolavoro della letteratura. Una lettura per pochi...
Una rosa speciale per te, ed un abbraccio per farmi perdonare i commenti inopportuni sul tuo nuovo vestito.

Scricciolo ha detto...

in realtà Mistral neanche a me piace molto e credo trnerò a quello vecchio....mi sentivo più a mio agio nel mio caldo nido.
Non preoccuparti la prossima volta sarai di nuovo a tua agio anche te :-)

G. Perozzi ha detto...

Ciao,
Era un po' che non mi capitava sotto mano il piccolo principe e a dire la verità mi sono letto tutto il passo con piacere!
Scorrendo più giù, molto bella anche la citazione di Chaplin, andrebbe tenuta in evidenza sempre!!
Comlimenti per il blog e a presto

Giorgio

Unknown ha detto...

Questa parte del Piccolo Principe mi è sempre piaciuta...ciao un salutino!Patty

Bruja ha detto...

...allora mi sono persa il cambio di look...:-(
sul paso del Piccolo Principe che altro aggiungere?...non si può dire altro...è uno di quei libri che rileggo di solito una volta l'anno...in un paio d'ore ritorno bambina e riallineo la vita...:-)

Renata ha detto...

Ciao Scricciolo, sono passata per un salutino e mi sono intrattenuta dimenticando altre incombenze.

Buona premessa per un ritorno.

Complimenti !

Gianna ha detto...

Ottimo contenuto!

Alessandra ha detto...

ciao Scricciolo, ricambio la tua visita da me ... e trovo uno dei miei libri preferiti!
grazie di cuore per questa SORPRESA!

tornerò a leggerti con attenzione ... un caro abbraccio!!!

Alessandra

Michele Giordano ha detto...

Bel passo, questo! Noto con molto stupore che sei - nei post che ho avuto il piacere di visionare e leggere - molto attenta ai particolari, alle sfumature, ai piccoli fuochi della nostra vita.

Complimenti! ti inserisco tra i miei link

chicasabrosa ha detto...

anch'io vorrei essere una rosa addomesticata per qualcuno....per qualcuno vorrei essere unica....hai scelto un passo molto bello scricciolo

Virgilio Rospigliosi ha detto...

"Il piccolo principe"...ne avevo sempre sentito parlare ma non lo ho mai letto. Grazie per avermi fatto leggere un bel passaggio.

Un saluto, Virgilio

mistral ha detto...

Bello,bello bello!!!!
Ora mi ritrovo a casa!!!!!!!!!
Questo nido è molto più accogliente,e visto che ci sto così bene, penso che ci resterò un po'.....
Un abbraccio

Eva ha detto...

mi sono persa il cambio anch'io :)

neanch'io avevo letto il piccolo principe... noto di essermi perso molto.. :(

Grazie

SAluti

marge ha detto...

"il piccolo principe" è un libro che ogni tanto ritiro fuori e rileggo con piacere...ho cercato di farlo amare anche a mio figlio ma per ora...niente da fare !!!!

Baol ha detto...

E' tanto bello addomesticarsi :)