domenica 29 giugno 2008

.....ma è così complicato essere felici?

Eccomi qui, ad avere la convinzione di aver nuovamente sbagliato qualcosa. E' un periodo in cui diverse cose della mia vita stanno cambiando, in un normale evolversi che porta a crescere, ovviamente non solo anagraficamente....e questo a volte mi destabilizza, mi da un senso di incertezza che da una parte mi fa paura (al punto di volere, a volte, tornare indietro) ma che trovo nel contempo essere eccitante. Poi all'improvviso, quando tra alti e bassi pensi che la tua esistenza si sia indirizzata su un binario più o meno stabile, non dico veloce, a volte un pò impervio, ma comunque in linea di massima delineato, ti ritrovi travolto in qualcosa che non immaginavi potesse accadere, perchè assurdo, impossibile o forse solo perchè avevi cercato di evitarlo con tutta te stessa nell'assurda speranza di difenderti....ma più ti accorgi che le difese vacillano più aumenta la paura...la stessa paura che poi, nel momento in cui forse hai deciso di smettere di difenderti e di rimanere affacciata alla finestra senza porti tanti problemi per guardare quello che accade (che tutto sommato non è poi così male) ti fa fare la classica cazzata. Insomma, per colpa di quello stupido orgoglio che ti fa chiudere a riccio, rifiutando l'aiuto e la presenza di chi magari ha solo piacere di starti ad ascoltare o che (e non lo vuoi ammettere perchè pensi sia assurdo) possa essere un pochino preoccupato per te..beh, allora la brillante idea di allontanarti dal mondo ti esce direttamente dal cilindro come fosse il gioco di prestigio migliore che potessi fare....il risultato, ovvio, non puoi aspettarti che il mondo sia in attesa delle tue decisioni, che si rimetta ai tuoi umori e che poi tu possa ritrovare tutto come se nulla fosse accaduto.....ti ritrovi a guardarti allo specchio dicendoti..brava, hai fatto una gran bella cazzata...e forse hai perso un'occasione per essere felice!!

sabato 28 giugno 2008

Ancora un premio...due lo stesso giorno!!

...che giornata, due premi!!!! Adoro essere coccolata in questo modo...e poi, scusate, ma avete mai visto uno scricciolo brillante?
Grazie alla mia amica Chicasabrosa (nonostante i tanti km che ci separano ormai da un bel pò di anni rimane sempre una delle persone a cui voglio più bene!!!)....
Ed ora si passa alle regole:
“Brillante Weblog” viene assegnato a siti e blog che risaltano per la loro brillantezza sia nei temi che nel design e il suo scopo è di promuovere tutti nella blogosfera mondiale. Il regolamento prevede:
1. Al ricevimento del premio, bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog
2. Scegli un minimo di 7 blog (o di più) che credi siano brillanti nei loro temi o nel loro design. Esibisci il loro nome e il loro link e avvisali che hanno ottenuto il Premio "Brillante Weblog"
3. (Facoltativo) Esibire la foto (il profilo) di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog

Rullo di tamburi...i vincitori sono:
1. Suysan: i suoi post emanano positività.
2. Baol: i suoi post sono brillanti...ma con l'ultimo sulle donne ha superato ogni aspettativa.
3. Rebecca: brillante nel blog, brillante nella vita.
4. Stella: una piacevole scoperta, leggere i suoi post è diventata parte integrante delle giornate.
5. Chit: praticamente un blog...perfetto!
6. Freespirit: che aggiungere, ci siamo già detti tutto nel premio precedente!!
7. Andrea: la sua simpatia merita mille premi!

UN NUOVO PREMIO

Ieri Stella [qui] mi ha consegnato un altro premio..che bello .....
Grazie Stella!!!!
Ed ora rispettiamo le regole:
- esibire il premio, riportando il nome del donatore e il collegamento al suo blog, così che tutti lo possano visitare;
- mostrare il collegamento al blog Art Y pico [qui] , da cui nasce l'iniziativa;
- pubblicare queste regole;
- scegliere 5 blog che si considerano meritevoli di questo premio, per creatività, design e materiali particolari utilizzati, e che diano un contributo alla comunità dei blogger, indipendentemente dalla lingua
- riportare i nomi dei premiati e i collegamenti ai loro blog

THE WINNERS ARE:
1 Digitoergosum [qui] ...le sue riflessioni colpiscono sempre!
2 Glittervictim [qui] ...nuova scoperta, più creativa non si può!
3 Mistral [qui] .....i suoi commenti sono carezze al cuore!
4 Freespirit [qui] ...come ha detto anche lui è nato subito un feeling!
5 Morwsna [qui] ....come sarebbe la vita senza una" strega" vicino!

giovedì 26 giugno 2008


"La forza che
difende il cuore
dalle ferite
è la stessa
che gli impedisce
di dilatarsi
alla sua massima grandezza."

[Kahil Gibran]

mercoledì 25 giugno 2008

VORREI URLARE SOTTOVOCE E SUSSURRARE A SQUARCIAGOLA

Vorrei urlare al mondo tutto quello che ho dentro, quello che non mi va giù, quello che a fatica sopporto, quello di cui vorrei liberarmi e si...anche quello che invece vorrei con tutte le mie forze....ma sarebbe inutile, il mondo sentirebbe solo una persona tra tante che strilla, strilla a squarciagola cose incomprensibili, senza senso, assurde o forse banali....forse sarebbe meglio se le sussurrassi sottovoce al mondo e se me le urlassi contro per sentire che suono hanno invece di fermentarle e farle crescere, aspettando che diventino giganti indomabili....che stanno strette addosso...soffocano....mi inseguono!!...forse il mondo mi ascolterebbe e io capirei cosa è che voglio veramente!


Sussurra al mondo ciò che sei ma urla a te stesso per capirti. [Kahil Gibran]

martedì 24 giugno 2008

Ligabue - Ho ancora la forza (live con Guccini)


Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro per non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"

E ho ancora la forza di guardarmi attorno
mischiando le parole con due pacchetti al giorno,
di farmi trovar lì da chi mi vuole
sempre nella mia camicia...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
e al mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...


Ho ancora la forza di starvi a raccontare
le mie storie di sempre, di come posso amare,
di tutti quegli sbagli che per un
motivo o l'altro so rifare...

E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
o di incazzarmi ancora con la coscienza offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
ve la posso garantire...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
nel mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo..


Ho ancora la forza di non tirarmi indietro,
di scegliermi la vita masticando ogni metro,
di far la conta degli amici andati e dire:
" Ci vediam più tardi ..."

E ho ancora la forza di scegliere parole
per gioco, per il gusto di potermi sfogare
perché, che piaccia o no, è capitato
che sia quello che so fare...

Abito sempre qui da me,
in questa stessa strada che non sai mai se c'è
col mondo sono andato
e col mondo son tornato sempre vivo...

lunedì 23 giugno 2008

PREMIO!!

Grazie a Freespirit per il bellissimo premio, non avrei immaginato modo migliore per iniziare questa prima settimana d'estate....comincio a prenderci gusto!!
E ora, a mia volta, consegno il premio a:
- Bruja....credo che sia inutile ogni parola....Lei c'è...sempre!!
- Chicasabrosa.....nei momenti bui sa sempre dove farmi trovare la luce
- Renata.....è stata una scoperta recente, ma ogni volta che passo a trovarla riesce sempre a farmi scoprire un angolino nuovo nel mio cuore.
- Andrea...direi che è semplicemente solare!

Buona giornata a tutti, la mia sarà bellissima!

domenica 22 giugno 2008

...MEME

Raccolgo l'invito di Chicasabrosa e mi cimento in questo meme veramente carino:

Le regole sono: indicare (motivando) di quale personaggio letterario vi innamorereste ed anche di quale personaggio cinematografico; nominare sei bloggers.

PERSONAGGIO LETTERARIO: Il Commissario Montalbano.....introverso, sagace ed estremamente affascinante (e non solo perchè nei film è interpretato da Zingaretti).

PERSONAGGIO CINEMATOGRAFICO: Fernando, il cameriere islandese protagonista di Pane e Tulipani......riempie la vita della sua ospite di mille piccole attenzioni quotidiane.





...ed ora le nomination:
- Suysan
- Freespirit
- Morwsna
- Elisa
- Renata
- Virgilio

giovedì 19 giugno 2008

L'isola che non c'è

Seconda stella a destra questo è il cammino e poi dritto fino al mattino, poi la strada la trovi da te, porta all'isola che non c'è.
Mi è sempre piaciuto pensare che in realtà per ognuno di noi esistesse un'isola che c'è....o meglio che l'isola che non c'è non fosse solamente nelle mie fantasie ma che fosse da qualche parte ad aspettarmi, sotto forma di sensazione, di emozione, di luogo o di persona. Ma a volte nel cercarla mi sono persa, ho vagato in giro senza meta, senza sapere dove fossi o che direzione prendere...altre volte pensavo di esserci arrivata, ma era solo una spiaggia insignificante, apparentemente accogliente ma che poi si è rivelata scomoda ed ostile. E allora mi fermavo a pensare se esisteva veramente o se la volevo realmente trovare e raggiungere o se era troppo forte la paura di arrivarci nel timore che mi deludesse e che potessi chiedermi "Beh, è tutto qui?".

Forse questo ti sembrerà strano, ma la ragione ti ha un po' preso la mano. Ed ora sei quasi convinto che non può esistere un'isola che non c'è. Appunto, la ragione....quella maledetta ragione che cresce con te, che si fa sempre più prepotentemente largo nella tua mente man mano che diventi grande. Più passano gli anni più si guarda il mondo con quei dannati occhi da adulto...eppure era così bello il mondo visto con gli occhi del bambino e alle volte mi prende la nostalgia per quello che riuscivo a vedere quando ero piccola....e io vorrei tanto la mia isola che c'è.

Seconda stella a destra questo è il cammino,e poi dritto fino al mattino non ti puoi sbagliare perché quella è l'isola che non c'è! E ti prendono in giro se continui a cercarla,ma non darti per vinto perché chi ci ha già rinunciato e ti ride alle spalle forse è ancora più pazzo di te!

venerdì 13 giugno 2008

L'essenziale e' invisibile agli occhi

In quel momento apparve la volpe.
"Buon giorno", disse la volpe.
"Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
"Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
"Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."
"Sono una volpe", disse la volpe.
"Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi' triste..."
"Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata".
"Ah! scusa", fece il piccolo principe.
Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
"Che cosa vuol dire ?"
"Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?"
"Cerco gli uomini", disse il piccolo principe.
"Che cosa vuol dire ?"
"Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E' molto noioso! Allevano anche delle galline. E' il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?"
"No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "?"
"E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire ..."
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
"Comincio a capire" disse il piccolo principe. "C'e' un fiore... credo che mi abbia addomesticato..."
"E' possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra..."
"Oh! non e' sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro' perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa. E delle galline?"
"No".
"Non c'e' niente di perfetto", sospiro' la volpe. Ma la volpe ritorno' alla sua idea:
"La mia vita e' monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio'. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara' illuminata. Conoscero' un rumore di passi che sara' diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara' uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu' in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e' inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e' triste! Ma tu hai dei capelli color dell'oro. Allora sara' meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano..."
La volpe tacque e guardo' a lungo il piccolo principe:
"Per favore... addomesticami", disse.
"Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero'. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose".
"Non ci conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu' tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia' fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu' amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"
"Che cosa bisogna fare?" domando' il piccolo principe.
"Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po' lontano da me, cosi', nell'erba. Io ti guardero' con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' piu' vicino..."
Il piccolo principe ritorno' l'indomani.
"Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe.
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero' ad essere felice. Col passare dell'ora aumentera' la mia felicita'. Quando saranno le quattro, incomincero' ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro' il prezzo della felicita'! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro' mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti".
"Che cos'e' un rito?" disse il piccolo principe.
"Anche questa e' una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe. "E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'e' un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedi ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedi e' un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza".
Cosi' il piccolo principe addomestico' la volpe.
E quando l'ora della partenza fu vicina:
"Ah!" disse la volpe, "... piangero'".
"La colpa e' tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..."
"E' vero", disse la volpe.
"Ma piangerai!" disse il piccolo principe.
"E' certo", disse la volpe.
"Ma allora che ci guadagni?"
"Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano".
Poi soggiunse:
"Va' a rivedere le rose. Capirai che la tua e' unica al mondo. Quando ritornerai a dirmi addio, ti regalero' un segreto".
Il piccolo principe se ne ando' a rivedere le rose.
"Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente", disse. "Nessuno vi ha addomesticato, e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre. Ma ne ho fatto il mio amico ed ora e' per me unica al mondo".
E le rose erano a disagio.
"Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. "Non si puo' morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, e' piu' importante di tutte voi, perche' e' lei che ho innaffiata. Perche' e' lei che ho messa sotto la campana di vetro. Perche' e' lei che ho riparata col paravento. Perche' su di lei ho uccisi i bruchi (salvo i due o tre per le farfalle). Perche' e' lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perche' e' la mia rosa".
E ritorno' dalla volpe.
"Addio", disse.
"Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi".
"L'essenziale e' invisibile agli occhi", ripete' il piccolo principe, per ricordarselo.
"E' il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi' importante".
"E' il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro' il piccolo principe per ricordarselo.
"Gli uomini hanno dimenticato questa verita'. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..."
"Io sono responsabile della mia rosa..." ripete' il piccolo principe per ricordarselo.

[Il Piccolo Principe]

martedì 10 giugno 2008

Il silenzio delle parole

Ho provato a non parlare, ho provato disperatamente a chiudermi nei miei silenzi, forse in un inconscio tentativo di punire, di inveire contro quello che non mi andava giù, che non volevo sentire, che non volevo vivere. Ma non ce l'ho fatta...i silenzi fanno male, molto più male di mille parole strillate, i silenzi lasciano spazio solo ad interpretazioni, a mille dubbi, incertezze e non risolvono niente. Nessuno merita di ascoltare i silenzi, qualsiasi siano le ragioni...tutti hanno bisogno di sentire le nostre parole.

"Uno sguardo che rivela il tormento interiore aggiunge bellezza al volto, per quanta tragedia e pena riveli, mentre il volto che non esprime, nel silenzio, misteri nascosti non è bello, nonostante la simmetria dei lineamenti." [Kahil Gibran]

sabato 7 giugno 2008

Fame di....emozioni

Le emozioni sono emozioni, mi hanno detto venerdì sera.....e già è proprio vero. Pensavo di poter classificare le emozioni in positive e negative. Ma non ci sono emozioni positive ed emozioni negative, le emozioni hanno un valore assoluto, non sono catalogabili in buone o cattive, belle o brutte.......un'emozione è un'emozione. Ti sconvolge, ti devasta, ti travolge e ti lascia lì sfinito...e noi ne siamo tutti terribilmente affamati. Cerchiamo avidamente ogni fase, l'attesa che cresce e poi il sentirsi sopraffatti senza possibilità di replica da questa onda travolgente e poi si rimane lì confusi, storditi, avvolti e coinvolti. Completamente inglobati in ciò che abbiamo cercato avidamente, rincorso, travolti senza possibilità d'appello. A volte la paura ci fa scappare, ci fa venire voglia di nasconderci, sperando che le emozioni non ci trovino...ma le attiriamo e ne siamo attirati....le emozioni sono emozioni!

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. [P. Neruda]

venerdì 6 giugno 2008

In attesa di un sorriso

Eccomi di nuovo a Roma per il fine settimana, per passare un pò di tempo nella mia città, per farmi coccolare dalle persone a cui voglio bene e soprattutto nell'attesa di essere inondata da sorrisi. Domenica mattina mi aspetta il compito di fare da madrina al piccolo Massimo, il bimbo di una delle mie cugine. Il piccolo Massimo è tra noi grazie, non lo so se definirlo così, ad un miracolo...il miracolo fortemente voluto dal suo gemellino Michele che, nonostante mille problemi di salute, ha lottato fino in fondo per vedere, anche se per pochi mesi, questo mondo ma soprattutto per permettere a Massimo di vivere...ed io del piccolo Massimo domenica mi prenderò fino all'ultimo dei suoi meravigliosi sorrisi, quelli con cui riempie l'animo di ogni persona che lo guarda, lo coccola, lo prende in braccio e lo stringe forte a sè.

Sono convinta che nei suoi ci sono anche i sorrisi di Michele, tutti quei sorrisi che aveva nel cuore e di cui nessuno (a parte gli angeli tra cui si trova ora), purtroppo, avrà mai la gioia di goderne gli effetti benefici.

"Chi non trova il paradiso quaggiù non lo troverà neanche in cielo. Gli angeli stanno nella casa accanto alla nostra ovunque noi siamo" [Emily Dickinson]